MM – PSCL

Piano Spostamento Casa Lavoro

 

 

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Il PSCL

Il PSCL è il Piano Spostamento Casa Lavoro degli afferenti INFN-Pisa finalizzato alla riduzione del traffico veicolare privato che individua le misure utili ad orientare gli spostamenti casa-lavoro del personale verso forme di mobilità sostenibile alternative all’uso individuale del veicolo privato a motore. Esso deve fornire vantaggi per il dipendente, l’azienda e la collettività.

Vantaggi per il Dipendente

  • Riduzione dei costi di trasporto;
  • Riduzione dei tempi di trasporto;
  • Regolarità nei tempi di spostamento;
  • Aumento del comfort di viaggio;
  • Incentivi economici per abbonamenti e sconti;
  • Riduzione dei rischi di incidenti;
  • Minor accumulo di stress da traffico;
  • Socializzazione.

Vantaggi per l’Azienda

  • Regolarità nell’arrivo al lavoro dei propri dipendenti;
  • Maggior dedizione al lavoro dei dipendenti soddisfatti dei servizi ricevuti;
  • Possibilità di riutilizzo di spazi aziendali a seguito della riorganizzazione delle aree di sosta;
  • Rafforzamento dell’immagine aziendale.

Vantaggi per la collettività

  • Riduzione delle emissioni inquinanti e climatizzanti;
  • Riduzione della congestione da traffico veicolare;
  • Riduzione della incidentalità;
  • Miglioramento della qualità della vita a tutto tondo, inteso come diminuzione dello stress,
    miglioramento complessivo da malattie dovute ad inquinanti, allergeni e polveri sottili PM 10 e 2,5, e
    conseguente alleggerimento del carico sul Servizio Sanitario Nazionale.

Metodologia di analisi
La mobilità è il fattore chiave di un sistema complesso che ruota attorno all’organizzazione del lavoro e la metodologia di analisi prevede un piano di azione efficace ed efficiente riassumibile in cinque fondamentali fasi operative:

Fase informativa e di analisi
In questa fase vengono definiti gli obiettivi e impostata un’indagine conoscitiva per poi elaborare i dati e analizzare le condizioni strutturali dell’INFN di Pisa. Vengono raccolte con un questionario tutte le informazioni necessarie per inquadrare la reale domanda di mobilità del personale, che diviene la base informativa su cui fondare il progetto di azioni da proporre e discutere nella successiva fase di confronto.

Fase progettuale
Partendo dai risultati dell’indagine, sarà possibile individuare proposte progettuali ed enunciare gli interventi da adottare per migliorare l’accessibilità all’INFN, ridurre l’inquinamento, la congestione del traffico e assicurare maggiore sicurezza. Vengono inoltre individuate le strategie di comunicazione nonché i parametri di efficacia più significativi per la valutazione degli effetti delle misure programmate.

Fase di confronto
È una fase intermedia tra la fase progettuale e quella attuativa, nella quale il
Mobility Manager deve ricercare un confronto con il Mobility Manager d’Area per verificare preventivamente la fattibilità tecnica ed economica degli interventi proposti e con le RSU. Conclusa l’attività di confronto il progetto è pronto, in linea teorica, per passare alla fase attuativa. Il personale interessato dalle modifiche (mezzi, percorsi, orari) deve essere preparato ad accettare le novità, anzi il consenso dei dipendenti deve necessariamente essere acquisito attraverso il concreto coinvolgimento nella procedura di scelta.

Fase attuativa
In questa fase si stipulano accordi e si pianificano i tempi necessari per eseguire gli interventi previsti e le risorse economiche e umane da impiegare. Gli interventi che si potranno proporre sono molteplici, dall’incentivo all’uso del trasporto pubblico, della bicicletta, la costruzione di parcheggi sicuri e coperti, all’uso di veicoli a basso impatto ambientale, ibridi o elettrici, al
bike-scooter, car sharing e al carpooling. Importante risulta essere in questa fase l’individuazione di gruppi obiettivo, sensibili al tema della mobilità sostenibile, sui quali focalizzare un programma di educazione e comunicazione per creare maggior consenso e far conoscere le iniziative proposte.

Fase di aggiornamento e monitoraggio
Il Piano degli Spostamenti Casa-Lavoro, in base al citato Decreto istitutivo, deve essere “revisionato” ed aggiornato con cadenza annuale. L’evoluzione naturale degli eventi e gli inevitabili aggiustamenti necessari in corso d’opera richiedono attenzione e accuratezza nell’analisi delle azioni attuate, in relazione alla variazione degli indicatori di efficacia stabiliti nella fase progettuale che consentirà di produrre percorsi progettuali più aderenti alle singole realtà lavorative e quindi ancor più efficaci.