Piste ciclabili, ecco la mappa interattiva e gratuita per evitare traffico, marciapiedi stretti, buche (e stress).
Link Mappe Piste Ciclabili: https://bicistressatedaltraffico.it
La mappa è stata realizzata da Maurizio Napolitano, Head of Unit of Digital Commons Lab della Fondazione Bruno Kessler e Matteo Fortini, esperto di tecnologie open source
Ad ogni livello corrisponde un colore così che i ciclisti possano programmare i loro spostamenti a colpo d’occhio scegliendo i percorsi più agevoli. L’idea della mappa è venuta agli studiosi italiani da un lavoro analogo avviato dall’associazione “Bike Ottawa”, che nella capitale canadese promuove il ciclismo e mette a disposizione della cittadinanza una serie di strumenti, come appunto mappe digitali, per facilitare l’andare in bici. I dati sono stati ottenuti dal portale OpenStreetMap che punta ad una raccolta mondiale di dati geografici, con scopo principale la creazione di mappe e cartografie. A scorrere i dettagli di alcune tra le maggiori città italiane, il panorama non appare dei più rosei.
I livelli di stress più alti, contrassegnati dal rosso e dal giallo, sembrano farla da padrone. A Roma, ad esempio su un totale di 12.439 chilometri mappati, 3.625 appartengono alla fascia massima di stress (LTS 4), 5.811 alla fascia immediatamente inferiore (LTS 3); A Torino su 2.832 chilometri totali, 692 LTS 4 e 1.203 LTS 3; A Reggio Emilia, su totali 2.309 chilometri, 658 LTS 4 e 1.071 LTS 3; a Modena, 1.717 totali, 598 LTS 4, 546 LTS 3; a Ferrara su 1.901 chilometri, 778 LTS 4 e 772 LTS 3; a Cagliari su 844 totali, 201 LTS 4 e 430 LTS 3. Fanno differenza Milano che su 4.825 chilometri, vede una distribuzione piuttosto uniforme tra i livelli di stress (LTS 4 1.174, LTS 3 1.090, LTS 2 1.199, LTS 1 1.362) e Livorno che presenta un numero di strade del livello LTS 2 (426 chilometri) superiore sia al livello LTS 3 (351 chilometri) che a quello del livello LTS 4 (381 chilometri), su un totale di 1.350 chilometri.
Non mancano però anche le criticità sul lato della mappa, come spiega Maurizio Napolitano: ad esempio nelle zone montuose sembrano esserci quasi solo percorsi a basso livello di stress se non addirittura percorribili da bambini; così come in alcuni casi sono stati mappati percorsi all’interno di aree private come parchi a tema etc.. Questo è dovuto principalmente alla mancanza di dati su determinate zone o alla mancanza di dettaglio dei dati stessi – spiega Napolitano. Ma paradossalmente questo è anche uno dei punti di forza del progetto, nell’ottica degli sviluppatori. “il fatto che ci sia un errore – aggiunge Napolitano – e che questo venga evidenziato, a noi piace molto, perché scopo della mappa è anche quello di stimolare il dibattito, replicare, modificare il modello, invogliare le persone a contribuire a OpenStreetMap, magari iniziando a utilizzare un’app come “StreetComplete”, che permette di raccogliere dati utili, gironzolando per la propria città”. La mappa è disponibile all’indirizzo: https://bicistressatedaltraffico.it.
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Link alla mappa delle Piste Ciclabili: https://bicistressatedaltraffico.it